- Intervista a Alessandro Ferri , Andrea Giometti , Alessandro Costantini -
A.C. : Il percorso di formazione è avvenuto principalmente sui palchi .
Perchè sono ormai 5 anni che suoniamo sui palchi e 5 anni , a parte il primo che abbiamo passato in stanzino per la stesura dei primi pezzi che poi sono finiti nel primo EP , abbiamo suonato a ruota libera tutti i week-end e svariati tour inizialmente all'estero .
Ti dirò che un tour continuativo come lo abbiamo avuto all'estero , non c'è mai capitato in Italia .
Però ecco , la formazione dei Soviet Soviet avviene principalmente sul palco , quindi cresciamo costantemente sul palco .
2.Reduci da un tour europeo , ritornate in Italia e questa sera vi esibirete al MayDay . Secondo voi cosa differenzia e cosa invece accomuna un pubblico prettamente italiano , da un pubblico come quello estero ?
A.C. : Quello che accomuna il pubblico Italiano a quello estero è l'attenzione , sicuramente , alla musica ed ai suoni che proponi tu sul palco .
Il fatto però , è che all'estero questo fatto dei suoni , per la bontà tecnica di quello che accade sul palco , è comunque sia compensato da una voglia di divertirsi che è molto forte fuori dall'Italia , compensata da questa cosa e anche con una certa dose di curiosità che spinge la gente ad andare ad ascoltare band che nemmeno conoscono , solo ed esclusivamente per la curiosità di capire chi sono .
Chi va generalmente lo fa per divertirsi più che per assistere ad un live punto e basta , questo è un po' la differenza e come ti ho detto prima , quello che un po' accomuna i due tipi di pubblichi , sono le attenzioni dedicate ai suoni .
Il pubblico Italiano è molto attento al rullante troppo alto , alla chitarra troppo bassa … succede spesso .
3.Che ne pensate se definiamo Pesaro come la città dell'eccellenza in ambito musicale ? Tra i più noti dopo di voi possiamo citare Be Forest e Brothers In Low . Cosa pensate dei vostri compaesani e del loro modo di fare musica ?
A.F. : Nel senso , per me quelle che hai elencato sono delle band validissime .
Tuttavia è strano che in un contesto molto limitato , come può essere quello di una piccola città di provincia , dove ci son pochissimi sbocchi , ci sono pochi locali per suonare , dove l'attenzione verso i gruppi è minima , sta crescendo con questi gruppi che hai detto tu , con l'aumento di gente che ti viene a sentire e ti segue .
In questa situazione , c'è stata la nascita di queste diverse realtà che cominciano a macinare concerti in Italia ma anche fuori .
Quello che io personalmente penso è che sono delle band molto valide , quindi giustamente si meritano tutto quello che stanno tirando su , sia all'estero sia in Italia .
Però è sempre una situazione molto paradossale , perchè i gruppi che girano sono una realtà dove la musica viene vissuta sempre troppo in modo marginale .
4.Com'è nata la vostra collaborazione con la nota casa discografica americana Felte ? Inoltre com'è stato esibirsi in America per promuovere Fate ?
A.F. : E' nata da internet , cioè l'etichetta conosceva il gruppo tramite i nostri lavori che giravano e ci ha fatto una proposta , voleva sentire il nuovo lavoro che stava per uscire .
Da lì è piaciuto ed è nato il nostro rapporto collaborativo .
Come è stato suonar fuori .. ? Sono state delle belle date ! E' stata una grande soddisfazione per noi perchè comunque far così tanti km e trovare in sede live gente che ti aspetta è sempre bello .
Sono state delle belle esperienze .
5.I movimenti inconvulsi che riproducete nei live adagiati sul tappeto delle vostre ritmiche veloci e martellanti , generano un'atmosfera di pura frenesia che stringe la folla racchiudendola in un “uragano” di emozioni . Può rappresentare uno sfogo esibirsi sui palchi ?
A.G : Hai chiamato Marzullo per scrivere questa domanda ? E' una marzullata !
(...risata generale...)
A.F. : La musica è sfogo !
A.C. : La musica è anche una forma di espressione , perchè se cominci a liberarti ed essere proprio quello che vuoi proporre , riesci a diventare la persona che sei effettivamente .
Capita di vedere spesso Andrea muoversi e suonare in maniera esagitata sul palco , perchè lui è proprio così . Per chi lo conosce bene , Andrea è così .
La forma che ha sul palco è la fisicità che da al suo modo di essere : agitato , energico ecc.
Come lo siamo io e lui ( indicando A.F. ) ecco .
Se riesci ad essere te stesso sul palco , sicuramente risulterà essere una buona forma di scambio di espressione , di energie che magari alla gente arriva .
6.Sin dalla prima traccia ,di Fate , Ecstasy all'ultima Around Here , l'album lascia l'ascoltatore con il fiato sospeso per circa 34 minuti . Era vostra intenzione generare questa atmosfera negli animi delle persone che si immobilizzano sentendo il vostro cd ?
A.G. : Volevamo dare il silenzio puro .
Le persone dovevano stare zitte , dovevano dormire .
Volevamo generare un'apocalisse totale .
7.Summer Jesus fu il vostro primo lavoro , un ep da 6 tracce che rilevò tra la gente delle recensioni positivi sin dalla sua uscita . Secondo voi cosa è maturato tra questi due lavori e come vi siete approcciati nella realizzazione di Fate ?
A.F. : Summer Jesus è stato il nostro terzo lavoro perchè prima abbiamo fatto degli EP autoprodotti di 4/5 pezzi . Quindi è stato un percorso ... anzi più un'evoluzione . C'è stato Fate ed è stato un crescere .
Perchè comunque il nostro modo di suonare è cambiato , dato che con il tempo inizi a fare pezzi diversi da 5 anni prima , anche perchè la persona cambia , fa altre esperienze , fa diversi tour e viaggi in giro per il mondo .
E' stata l'evoluzione continua , dal primo Ep che magari adesso ci contraddistingue di meno a Fate che è la cosa più vicina a quelli che siamo ora .
Comunque stiamo scrivendo nuovi pezzi e quindi è sempre un percorso che va avanti !
8.Ho ascoltato la vostra versione di Curami dei CCCP e onestamente mi stava sembrando di sentire un vostro pezzo. Di una semplice cover come avrebbe potuto fare chiunque , siete riuscire ad incastonare il vostro stile ed il vostro sound in questa canzone . Detto ciò , che ne pensate delle band che non tentano di cimentarsi nella composizione di brani , bensì si riducono solo a fare delle cover band ?
A.G. : Faceva cagare ! (ironia)
Conta che comunque sia la versione di Curami che abbiamo fatto è stato una sorte di mezzo acustico / elettrico .
L'avevamo fatto perchè non tutti i pezzi nostri di Ep o Album , anzi solo Ep perchè quando abbiamo fatto questa cover eravamo ancora a Summer Jesus ( Fate dunque ancora non era uscito) .
Vedendo che tutti i pezzi che avevamo scritto non erano così adatti o forse noi non eravamo ancora adatti a riarrangiarli , abbiamo fatto questa cover qua .
Cosa molto strana per noi , perchè comunque sia non ci è mai piaciuto o per lo meno non ci è mai passato per la testa fare cover .
Siam sempre stati molto concentrati sullo scrivere , sul creare pezzi nostri perchè crediamo sia la maggior soddisfazione che un gruppo ed ogni persona singola che fa parte di un gruppo possa dire .
Quello che penso personalmente dei gruppi cover , a parte se c'è un gruppo cover di una band che a me piace allora casomai potrebbe piacermi , comunque sia a me non piace molto .
Non mi piace molto come idea , ne come set up .
Io lo farei per divertimento di un gruppo a cui a me piace , giusto per fare due cazzate ecc.
Però farlo proprio seriamente , per concerti ed eventi , no . Assolutamente no …
Spesso ascolto dei ragazzi che incominciano a suonare e iniziano facendo cover .
A me non piace , non la capisco , non la concepisco come cosa poiché io ho incominciato a suonare nel 2006 ed anche quando ho incominciato a suonare insieme ai SovietSoviet , abbiamo fatto subito pezzi nostri , non ha senso secondo me dire “ si dai facciamo cover perchè secondo me è più semplice ” . NO !
E' una strada che uno sceglie , c'è a chi piace ed a chi non piace .
Io sono tra quelli a cui non piace .
Non mi ci vedo proprio .
9.Esiste una cover band dei Soviet Soviet ?
A.F. / A.C. ( sovrapponendosi ) : In Francia c'era una cover band dei Soviet Soviet , credo si chiamasse “ Sausages ... ” e qualcos'altro .
Comunque è divertente .
Siamo rimasti molto stupiti e lusingati , anche dalla performance che ci hanno dedicato sul palco , interpretando i nostri pezzi .
E' stata una cosa che ha funzionato e che personalmente ci ha resi molto contenti .
E' un po' un omaggio , una forma di riconoscimento !
10.Cosa manca alla music a in Italia ?
A.F. : Non manca niente nel senso che … cioè detto così resta difficile focalizzare bene ciò che dire , è una domanda abbastanza generica . Tuttavia ti posso dire che cosa manca all'attenzione di testate giornalistiche , di radio .
A.C. : A livello di produzione musicale non ci manca proprio niente , perchè ci sono un sacco di gruppi italiani che non sono solamente in linea con le produzioni estere ma vanno anche ben oltre il livello , sia di qualità di produzione sia a livello stilistico !
Essenzialmente quello che manca in Italia è la curiosità da parte del pubblico e la consapevolezza di avere delle band molto molto valide , che potrebbero ottenere sul territorio italiano , lo stesso successo che ottengono all'estero però , non puoi obbligare la gente a sviluppare dei gusti che tu ritieni più opportuni rispetto ad altri .
Perchè la gente deve avere la libertà di ascoltare e fare ciò che vuole .
A.G. : Quando in Italia ci sarà un gruppo , che non fa pop , che non canta in Italiano ma bensì in Inglese ecc. ecc. , che riempirà un palazzetto , allora in quel momento ci sarà stato un cambiamento.
11. Sperate di essere voi ?
A.G. : Non lo saremo mai , non so se ci sarà mai l'occasione .
Ma perchè poi forse da una parte è anche giusto così , forse ... non lo so .
Perchè tanto , quanti anni sono che comunque sia c'è musica , ci sono band …
In tutto il mondo , si sono visti i gusti , le mentalità , le culture , le passioni che hanno le persone .
Non sottovalutiamo l'Italia , perchè qui c'è la passione , perchè se tu vai a vedere un concerto di un gruppo grosso straniero , c'è il pienone in Italia . Le band straniere amano venire a suonare in Italia .
Però c'è questo punto interrogativo sulle band cantanti in straniero , italiane .
Comunque sia , il grosso , il massiccio , viene fatto da band italiane , cantanti in italiano .
12.Una domanda che spesso chiediamo alle band che intervistiamo è l'uso della lingua nelle loro canzoni . Per quale motivo avete scelto l'inglese per esprimervi ? Alcuni affermano sia un mezzo per espandere maggiormente le possibilità di mercato , altri invece dicono che è solo più semplice per la loro persona . Voi che ne pensate ?
A.C. : Sicuramente la lingua inglese ti apre l'opportunità di poter suonare all'estero .
Anche se non è stato il nostro ragionamento quando abbiamo creato insieme i Soviet Soviet , bensì è stata una scelta automatica dettata dalla musicalità della lingua inglese , che si adatta bene al nostro genere .
Inizialmente la voce la utilizzavamo come un quarto strumento , non aveva il carattere che ha oggi ( la parte vocale che ascoltiamo in Fate ) . Nei primi EP era come avere un quarto strumento che suonava , e la lingua inglese suonava più che bene .
Sicuramente avremmo potuto fare dei bei pezzi con un cantato in Italiano … chissà !
Però diciamo non c'è stato un ragionamento a livello di marketing o commerciabilità della musica che suoniamo , è stata principalmente una scelta dovuta al nostro gusto personale .
Inizialmente la scelta è andata dritta verso un cantato in inglese , forse è stata anche un po' manipolata dalla musica che si tende ad ascoltare , perchè poi si emulano le cose che ascolti .
Non a caso l'80% della musica che ascoltiamo è straniera .
E quindi tendi anche un po' a prenderla come un dato di fatto che c'è il bisogno di cantare , anzi , ti viene in automatico il fatto di cantare in inglese .
A noi è venuto spontaneo , sia dal punto di vista stilistico che da quello del gusto .
A.G. : Si perchè tu ti formi e come diceva A.C. è come se ce l'avessi nel DNA , è una cosa già scritta , va in automatico !
Dunque ti vedi allo specchio e sai già quello che andrai a fare e non il pezzo in se e per se ma è talmente spontaneo il fatto che andrai a cantare in inglese che non c'è nemmeno un pensiero .
A.C. : Dirò che mi è capitato di andare a parlare con altri gruppi sempre Italiani , di questo argomento qui che però cantano in italiano , e il ragionamento in questo caso è stato fatto nella maniera opposta : scegliere un cantato in Italiano per avere più opportunità di suonare e di arrivare in un ambito popolare sul territorio nazionale italiano , pur magari alcune band scelgono di non cantare in Inglese per avere più opportunità di suonare sul suolo Italiano .
Quindi può accadere sia una cosa che l'altra , da noi ti posso dire che non è stato un ragionamento che abbiamo fatto a priori ecco .
Siamo capitati in stanzino , abbiamo incominciato a suonare e dopo pochi mesi abbiamo prodotto il nostro primo ep .