- Intervista a Valerio Prosperi -
Con gli Aquitrinium suonavamo punk-rock e la mentalità era diversa , la maggior parte dei testi erano più che altro sul demenziale .
Già da allora però avevo in mente di intraprendere un nuovo progetto un po più impegnato e con tematiche diverse che puntualmente venivano scartate dal resto della band .
Dopo gli Aquitrinium c’è stato un lungo periodo di stand-by , concluso il quale ho deciso di chiudermi in soffitta con “ Garage Band ” a registrare quei pezzi scartati .
Nel procedere ho notato che alcuni di questi ( che poi integrato con degli inediti ) avevano un filo conduttore che ha dato vita al progetto Sciacalli & Vittime ( titolo del primo disco, ndr ) , e quindi ai Pro.va.
-Come definiresti il genere dei Pro.Va?
So che quasi tutti rispondono così a questa domanda , ma ritengo sinceramente difficile dare un'etichetta precisa a questo progetto .
Con gli Aquitrinium era tutto molto più definito , con chiare derivazioni da generi di band famose .
Ovviamente ascolto moltissimi gruppi , ma non ho preso nessuno di loro come riferimento generale per i Pro.va .
Penso ci siano pochi elementi musicali comuni a quelli di altri gruppi specifici . Essendo un insieme di stili è di difficile collocazione .
-È vero che “Sciacalli e Vittime” nasce come un libro?
Complimenti , siete informatissimi .
In realtà però è il contrario , il libro doveva venire dopo .
Avevo una mezza idea di accompagnare all'uscita del disco quella di un piccolo romanzo , con l'intento di spiegare con esattezza quale fosse il filo conduttore che regge l'intera vicenda .
Ma alla fine ho preferito archiviare la cosa poiché , anche se c'è un concept dietro , i dischi sono pur sempre contenitori di canzoni , e le canzoni non vanno spiegate troppo , anzi , a volte è anche più gratificante se qualcuno le interpreta a modo suo e ne personalizza la chiave di lettura .
Comunque , l'argomento generale è lo sciacallaggio mediatico , ogni pezzo , infatti , ha il titolo formato da un'unica parola ( come se fossero aree tematiche di notiziari o di quotidiani ) .
Inoltre , l'album è suddiviso in due parti ( tipo i vecchi LP costituiti da lato A e lato B ) corrispondenti rispettivamente allo Sciacallo e alla Vittima ed entrambe seguono la regola giornalistica delle “cinque W”.
-La copertina cosa rappresenta?
In copertina c'è la scena di un crimine , con la sagoma di uno sciacallo antropomorfo disegnata a terra ( dunque uno sciacallo-vittima ).
Lo sfondo dovrebbe rappresentare la città in cui è ambientata la vicenda , ma in realtà è uno scorcio osservabile dalla finestra di casa mia .
C'è anche l'assassino da qualche parte ... se osservate attentamente lo vedete .
-Lo sciacallo è quindi la conseguenza di diventare vittima?
Quella tra sciacalli e vittime potrebbe sembrare una dicotomia ( tipo quella tra bene e male, o eroe e anti-eroe ), ma in realtà non è così .
Nella vicenda gli sciacalli e le vittime si confondo tra loro, si alternano nei ruoli ed alla fine convergono in un destino comune: muoiono tutti in una strage.
-Come nasce quindi il progetto e come intendi farlo evolvere?
Il progetto è nato come one-man-band , in quanto volevo portare a termine la registrazione del disco in maniera autonoma e nel più breve tempo possibile.
Una volta concluso il lavoro ho preferito uscire col nome “ Pro.va ” ( anziché con il mio vero nome o un nome d'arte ) in quanto è mia intenzione lasciare aperta l’eventualità di continuare il progetto come gruppo ; in realtà , mentre vi parlo ci siamo già espansi : attualmente nei live suoniamo in due .
-Hai già in mente un nuovo progetto?
Al momento no , anche se in realtà ogni tanto mi passa per la mente qualche vaga idea che scrivo e poi cancello . Comunque è presto per parlare di un nuovo progetto , “ Sciacalli & Vittime ” è appena uscito e per ora l'unico proposito è quello di farlo girare il più possibile.
Per ascoltare alcuni dei suoi brani , vi alleghiamo il link del suo soundcloud :
https://soundcloud.com/valerio-prosperi