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BREDA ANANCY

7/15/2015

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BREDA ANANCY

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1- Salve BREDA ANANCY, cominciamo la nostra intervista così, con un bel sunto della vostra carriera: come nascono i BREDA ANANCY (ed il nome)? Prima di questo progetto, che faceva ogni singolo artista e come è maturata l'idea di unirsi in questo progetto?
E' reggae, è dub, è ska, è rock...è Breda. Il gruppo, così come si presenta oggi, è frutto di anni di ricerca e sperimentazione, di birre tra amici e lunghe nottate passate in saletta ad ascoltare gli album dei Maestri del mestiere. Il risultato finale? I Breda Anancy! Un progetto "artigianale", un home-made dalla provincia di Roma. Per intenderci: dalle registrazioni al mastering, fino ad arrivare all'art-work, il gruppo non è da considerarsi esclusivamente come una band musicale anzi, si è creato un vero e proprio gruppo di lavoro! Il nome del gruppo, poi, è giamaicano. Breda sta per “fratello” ed Anancy è il nome del carattere folcloristico giamaicano per eccellenza. Come mai questa scelta? I testi del reggae delle origini passano spesso attraverso i racconti su Anancy, un essere tanto furbo da riuscire ad ingannare il suo padrone e perfino Dio, diventato nel tempo l’icona dell’uomo apparentemente sottomesso che, con l’astuzia, riesce a vincere gli avversari. Questo burlone, che si prende gioco dei potenti, è in grado di cambiare aspetto a proprio piacimento, non si mostra mai per quello che è veramente: le apparenze ingannano, si sa. Il nostro fratello Anancy, dunque, si è presentato sotto forma di faina (presente nel nostro logo): un animale furbo, più vicino alla nostra tradizione popolare, che non viene addestrato dalla madre su quale cibo dovrà o potrà mangiare; è costretto ad assaggiare un po’ di tutto, imparando dai propri errori. Fuor di metafora, la nostra musica non è soggetta alla schiavitù discografica del mercato moderno, la nostra musica è libera. Ci piace sperimentare e costruire da soli il nostro carattere musicale. Abbiamo tutto il materiale a disposizione: passione, impegno ed...internet!

2- Che significa essere una band reggae, oggi, in Italia? Quali sono i Pro e quali i Contro?
Non è semplice essere una band emergente oggi, a prescindere dal genere musicale che si suona. Per questo motivo abbiamo deciso di intraprendere una strada diversa: internet. Vogliamo far arrivare il nostro messaggio, la nostra musica, ma non vogliamo vedere il nostro lavoro bloccato all’interno di politiche di marketing o altro; la nostra musica è libera, come il nostro pensiero. Ovviamente ci stiamo muovendo molto bene grazie all’uso di internet e della rete; un esempio? Da moltissimo tempo siamo primi nella classifica italiana di ReverbNation per la categoria Reggae; un ottimo risultato, no? Fortunatamente in Italia sempre più persone si avvicinano al nostro genere e questo ci aiuta molto ad andare avanti e credere sempre di più nel nostro progetto.

3- Novembre 2014, esce il vostro primo lavoro : VIBEZ . Dopo più di 7 mesi, se dovessimo tirare le somme, come sta andando la vostra vita insieme ?
Alla grande! Siamo intorno ai 50.000 ascolti online e tantissimi download. Il gruppo si forma, cresce, si concretizza; così come la musica. Parlando chiaro, è poco più di un anno che suoniamo assieme con questa formazione e finalmente siamo riusciti a lanciare il progetto. Ci si vede ogni settimana in saletta e si condividono esperienze che riversiamo poi all’interno delle nostre canzoni.
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4- Come funziona il processo creativo all'interno della vostra band?
Cristian, il nostro front-man, compone i brani. Testo, accordi, la prima idea del brano nasce da lui. Dopodiché, una volta che lui ha maturato il suo pensiero artistico, ascoltiamo tutti insieme il brano durante la prova e ci lanciamo nell’arrangiamento al momento, a volte anche stravolgendo l’idea iniziale: ognuno di noi inserisce la propria esperienza ed il proprio gusto musicale, siamo tutti connessi nell’evoluzione artistica del brano.

5- Hypocrisy è un pezzo veramente forte ed è quello che volendo o nolendo sembra in parte voler cercare un distacco dal resto dell'album, con la frase del pianoforte che domina tutto il brano . Com'è nato il pezzo ? Come mai vi siete permessi un pezzo così bello nel testo e nell'atmosfera che crea, ma allo stesso tempo così diverso ?
Innanzitutto, grazie per questa bellissima domanda! E’ un brano molto particolare, l’ultimo del nostro album Vibez. L’idea non era quella di creare un distacco dal nostro genere o dalle altre canzoni; è la sfumatura finale dell’album, una ballade reggae firmata Breda Anancy. Il pezzo lo ha composto Cristian, inizialmente in acustico: voce e chitarra. Il brano si è poi evoluto passando attraverso l’arrangiamento del gruppo, trasformandosi quasi naturalmente, come se fosse stato sempre pensato così.

6- Mediterranean Sea, è un inno alla speranza ?
“A boat full a hope inna Mediterranean Sea”. Questo l’inizio del ritornello del brano; letteralmente: “Una nave piena di speranza nel Mar Mediterraneo”. Sì, è decisamente un inno alla speranza. Una speranza per quelle migliaia di persone che cercano di raggiungere le coste, le nostre coste, le coste di tutto il mondo, fuggendo da guerre e solo loro possono sapere da cosa. E’ una canzone che fa riflettere, una canzone che deve far riflettere tutte quelle persone che non riescono a capire la gravità della questione: “barconi” stracolmi di mamme, papà, figli, esseri umani ammassati in condizioni disumane senza cibo né acqua vengono abbandonati al Mare ed il prezzo da pagare, dopo aver rinunciato alla loro vita, è la vita stessa. Tutto per cosa? Per una speranza; la speranza di ricominciare da capo senza avere neppure la certezza di riuscire a farlo. In qualche modo, con Mediterranean Sea, ci sentiamo anche noi parte di questa speranza e ci auguriamo che, attraverso la nostra musica, anche altri si possano unire a noi e alla speranza di un mondo migliore, senza dimenticare che anche noi “italiani” abbiamo emigrato, lasciando il nostro paese nella speranza di una vita migliore...e continuiamo a farlo ancora oggi.
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7- Sunshine, mi è sembrata una canzone molto estiva e visto il periodo d'uscita, sembra voler proprio anticipare l'avvento della stagione estiva, la prima per i Breda Anancy. Comunque pochi giorni fa è uscito un altro brano chiamato Lily . Quali sono i punti in comune e quali le differenze tra i due brani ?
E' arrivata la primavera e con essa Sunshine, il nuovo singolo firmato Breda Anancy (qualcuno dice sia successo il contrario!). Sunshine è il primo raggio di sole dopo un lungo periodo di freddo: è la primavera, è la natura che si sveglia dal letargo. Abbiamo invece voluto festeggiare l’avvento della stagione estiva con Lily: un ritmo caldo, coinvolgente e spensierato, quasi caraibico, che si differenzia dal groove potente di Sunshine.

8- Vista l'uscita di questi due ultimi singoli, post-uscita dell'album, ci dobbiamo aspettare un nuovo lavoro tra non molto tempo ?
Stiamo lavorando su nuovi brani ed abbiamo un sacco di idee in cantiere oltre alle nuove canzoni. A breve uscirà un nuovo singolo, ma non vogliamo svelare troppi dettagli. Vi invitiamo a seguirci sul nostro sito www.bredaanancy.com e sulla nostra pagina facebook https://www.facebook.com/pages/Breda-Anancy/119290878215572.

9- Per concludere, una domanda che spesso chiedo alle band che intervisto è l'uso della lingua nelle loro canzoni . Per quale motivo avete scelto l'inglese per esprimervi ? Non sarebbe stato più semplice fare una band reggae cantante in Italiano ? Alcuni affermano che l'uso della lingua inglese sia un mezzo per espandere maggiormente le possibilità di mercato , altri dicono che è solo più semplice per la loro persona . Voi che scusanti avete ?
La lingua inglese non è stata una scelta ponderata e, per questo motivo, non ci sono difficoltà di scrittura legate alla traduzione dall’italiano o ad un motivo di marketing proprio per la spontaneità con cui Cristian scrive i testi. Ovviamente l’inglese è “Global International” e quindi si può arrivare a più persone ma, d’altro canto, per noi che viviamo in Italia, non è facile farsi comprendere da tutti. Sicuramente abbiamo riscontrato difficoltà iniziali legate alla comprensione dei testi da parte del pubblico ma, attraverso il web, riusciamo comunque a far arrivare il nostro messaggio.
Keep Up Your Vibez!

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