BIOGRAFIA
Assieme alla band Jolaurlo partecipa a tutti i più grandi festival di musica rock in Italia e suona sui palchi dell' Heineken Jammin festival, 1° Maggio di piazza S. Giovanni a Roma, Arezzo Wave, aprendo i concerti di Siouxie, Iggy Pop, Gogol Bordello, Battiato, Max Gazzè, Cristina Donà. Pubblica assieme alla sua band 2 dischi che ricevono un ottimo feedback di critica dalle riviste e da giornalisti di settore.
Nel 2008 con il brano "Missione e sottomissione" vince il premio come "Miglior testo" assegnato dal quotidiano il Manifesto in occasione dell'anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani.
Dal 2009 lavora assieme al pianista Lucio Morelli alla scrittura del suo primo disco solista con la partecipazione strumentale di musicisti e amici come Angela Baraldi, Gianluca Bartolo , Gianni Masci , Giacomo Fiorenza , Andrea Mancin .
Ad ottobre 2012 UNA vola negli States per partecipare al Festival HIT WEEK.
L'uscita del suo primo disco dal titolo "Una Nessuna Centomila", anticipata dall'UNconventionAl Tour(un minitour europeo ), è avvenuta a maggio 2013 per MArteLabel, con il sostegno di Puglia Sounds Record.
Ad agosto vola a Budapest per partecipare allo Sziget Festival 2013, una delle più importanti rassegne musicali europee .
Il 6 dicembre è tra gli headliner del Medimex 2013, mentre il 7 dicembre si è esibita a Roma come finalista del Premio "Fabrizio de André", ricevendo il Premio AFI Miglior progetto discografico 2013.
A gennaio 2014 riparte il suo nuovo tour, con importanti novità: ad aprile sarà impegnata con Dellera in un minitour, mentre in primavera partirà con il suo nuovo progetto, un Power Trio con Gianni Masci (chitarre) e Luca "Molla" Giura (batteria e percussioni).
A maggio è stata tra gli ospiti del 1 Maggio di Taranto.
INTERVISTA
Due facce diverse della stessa medaglia
Come e quando hai capito che la musica sarebbe potuta diventare quello che oggi è per te il tuo lavoro?
Quando cadendo dal seggiolone a 3 anni ho battuto forte la testa :)
Raggiungere una propria identità per un'artista, quanto è importante ?
E’ fondamentale. Per quanto abbia sempre amato sperimentare con generi, registri e sound differenti, credo invece che la maturità arrivi quando fai delle scelte. Quando escludi tutta una serie di possibilità e fai convergere la creatività in un’identificabile cifra stilistica. Solo quando sei riconoscibile e ti distingui da tutti gli altri puoi dire di aver finalmente trovato una tua identità artistica.
Qual'è la prima cosa che provi quando sali su un palco? Qual'è il tuo rapporto con il pubblico?
La sensazione non è mai uguale.
Il pubblico a volte lo amo alla follia a volte lo odio con tutta me stessa.
Ci sono concerti in cui non vorrei mai scendere dal palco, altri in cui non vorrei mai essere salita.
In ogni caso vivo il pubblico come parte integrante dello spettacolo che per me non è mai solo semplicemente “un concerto”, ma qualcosa di più articolato dove entrano in gioco dinamiche emotive e di partecipazione molto forti.
Tra tutti i palchi che hai “solcato”, quale secondo te è stato il migliore?
Ogni palco ha le sue regole, le sue sorprese, le sue magie, i suo tranelli.
Da Miami negli USA a San Vito dei Normanni nel piccolo Drink’n’roll, dai divani degli appartamenti privati dove ho suonato al 1 Maggio di Taranto difronte a 200.000 persone, non c’è un meglio o un peggio.
E’ sempre diverso e questa è la meraviglia di questo lavoro.
Quando scrivi la tua musica, a chi ti ispiri maggiormente ?
Il mio secondo disco è ispirato a 12 personaggi diversi tra loro, ma tutti hanno un elemento in comune tra loro.
Se “Una nessuna centomila” è stato definito come un disco intimista e molto personale, questo secondo disco sarà invece estremamente sfrontato, senza maschere ne costumi di scena.
I personaggi sono messi a nudo e le loro diverse storie sono protagoniste della narrazione in cui chiunque potrà riconoscersi.
Quali sono i pro ed i contro dell'essere un musicista emergente?
Credo ci siano solo contro.
I tuoi conoscenti e familiari , sono un gruppo che ti sprona a fare il massimo o sono un po' più restii nei confronti della musica?
Mi hanno sempre sostenuta. Mio padre è un musicista e sapere che è molto fiero di me anche quando perdo… mi rende più coraggiosa difronte alle difficoltà.
Qual'è il tuo più grande progetto ideale al quale vuoi arrivare come massima aspirazione ?
MI piacerebbe scrivere dei libri, realizzare un film, produrre artisticamente progetti che mi emozionano.
Come hai scelto UNA come nome del tuo progetto? C'è una qualche metafora sotto?
Volevo trovare un nome che si spiegasse da se. Mi sa che ho fallito…:)
Che ci puoi dire riguardo Una Nessuna e Centomila ? Credo sia scontato associare il nome dell'album a Pirandello.
Certo. Una nessuna centomila è il primo di tre album che ruoteranno attorno al tema dell’identità. Il secondo disco a cui sto lavorando proprio in questi giorni e del quale non posso ancora rivelare il titolo, sarà un concept album che a differenza del primo avrà come protagonisti 12 personaggi, ognuno con la propria storia e dramma, il registro sarà più sfrontato e diretto.
La maschera cadrà e con essa tutte le metafore dietro il quale UNA si è celata con “Una nessuna centomila”.
Di tutte le canzoni che hai scritto, quale senti più essere tua?
Dal momento in cui registro una canzone smette di essere mia, diventa di tutti e la mia voce diventa irriconoscibile per le mie orecchie. Sono mie solo le canzoni che non pubblico.
Cosa ne pensi della musica underground in Italia in confronto a quella degli altri stati?
Facciamo musica underground in Italia più o meno come i cinesi fanno design e moda, solo che a differenza loro non siamo nemmeno capaci di esportarla. Replichiamo, copiamo, aspettiamo il sound di successo dagli USA o UK prima di lanciarci in una produzione “alternativa”.
Nella musica gli Italiani sono competitivi con l’estero solo sui generi che l’Italia riconosce come “tradizionali”.
Mi spiace dirlo anche perché includo anche me stessa in questa tendenza manieristica, ma credo che dall’Italia non nascerà mai un David Bowie, una Patty Smith o i Pink Floyd. Quando nel ’65 l’Inghilterra consacrava i Beatles al loro successo planetario noi assistevamo alla vittoria di Bobby Solo a Sanremo.
Qual'è il brano, di un altro artista, che avresti voluto comporre tu?
Beh ecco aver scritto “Giardini di marzo” non sarebbe stato affatto male :)
Che libro preferisce Marzia e quale Una?
Leggo moltissimo, più o meno un libro a settimana, non riesco a rispondere a questa domanda e passo da autori di capisaldi della letteratura a quelli più sconosciuti e di nicchia.
Posso dire di aver scoperto piuttosto tardi un grande autore americano Peter Cameron che mi ha conquistata con i libri “Quella sera dorata” e “ Un giorno questo dolore ti sarà utile”.
Poi c’è l’irriverente inglese Janette Winterson con “ Non ci sono solo le arance” e “ Perché essere felici quando si può essere normali”.
In ultimo l’italianissimo Paolo Sorrentino con “Hanno tutti ragione”, strepitoso!
Film?
L’ultimo film che sono riuscita a guardare senza addormentarmi “La vita di Pi” di Ang Lee, l’ultimo film che ho visto in cui mi sono addormentata “ Nynphomaniac” di Von Trier.