THE SHIPWRECK BAG SHOW (Xabier Iriondo e Roberto Bertacchini)
Ci siamo conosciuti nel 2000 … un concerto al locale Tunnel di Milano, A Short Apnea (gruppo nel quale suonavo insieme a Fabio Magistrali e Paolo Cantu’) apri’ il concerto degli Starfuckers. Qualche anno dopo ci rincontrammo e proposi a Roberto di passare qualche giorno a casa mia per ascoltare musica insieme e parlare di un eventuale progetto che ci potesse coinvolgere. L’idea base era di decostruire il blues, il rock … le musiche che amavamo e che avevamo sempre suonato, Cosi’ nacque il gruppo The Shipwreck Bag Show ed il nostro primo mini-CD.
2.L'appartenenza di Xabier a delle origini basche , ha in qualche modo influenzato la tua attività di musicista ?
Suoni e modalita’ musicali altre (quelle basche) mi hanno accompagnato sin dall’infanzia : da bambino ascoltavo le cassette (all’epoca proibite) dei cantautori baschi, nell’adolescenza venni fulminato dal rock radikal vasco (il movimento musicale punk di meta’ anni ottanta), direi quindi che sono sempre stato immerso nella cultura musicale di Euskadi.
3.Essendo la vostra una duoband , come riuscite a rapportarvi con le vostre esigenze espressive ? Ovvero , utilizzando solo batteria e chitarra non vi sentite un po' frenati da ciò oppure vi va bene così ? Detto ciò cosa vorreste trasmettere con questa vostro miscuglio omogeneo di suoni ?
Le nostre esigenze espressive sono ben rappresentate e sintetizzate dalle nostre canzoni, l’urgenza primitiva di essere scarni e cavarcela in due ci rappresenta pienamente in questo progetto musicale attivo ormai da 7-8 anni. Sinceramente non usiamo solo batteria e chitarra … io suono svariati strumenti a corda (alcuni auto costruiti) e Roberto mentre suona la batteria canta … quindi non vedo freni o cose del genere. In due facciamo spesso piu’ cose di quante ne faccia un quartetto classico rock.
4.Se foste su uno scaffale dove su ogni ripiano c'è un genere musicale specifico , dove connotereste la vostra band ?
Nel settore “musica da ascoltare mentre ti lanci con il deltaplano”.
5.I vostri pezzi sono sempre molto critici nei confronti delle consuetudini sociali . Come viene recepita la vostra musica dal pubblico ? Vi capita di essere criticati per la vostra sincerità ?
Non siamo molto interessati a cio’ che il pubblico o i critici pensano di cio’ che scriviamo, facciamo solo cio’ che ci interessa fare, con i suoni e con le parole.
6.Nel pezzo “ Scoppia” Roberto grido’: “parrocchiani dove siete ora, continuiamo tutto, le nostre vite... è l'unica forma, è l'unica forma... permesso, permesso. Prima di tutto” . Che interpretazione dareste a questa vostra frase ?
I nostri testi sviscerano la visione “personale” che abbiamo della realta’ che ci circonda … nel pezzo “Scoppia” Roberto si riferiva ad un particolare periodo storico, quello nel quale vi era papa Ratzinger e numerosi scandali avevo scosso il Vaticano.
7. Parlateci di "Abitudine alla repressione" e "Siete solo TV" .
In “Abitudine alla repressione” e “Siete solo TV” Roberto parla di quello che e’ diventata la nostra societa’ … un ambiente nel quale l’omologazione e l’individualismo la fanno da padroni.
Don Chisciotte e’ un romanzo senza tempo e quindi continua a dire delle cose importanti … a tutte le societa’ che si sono succedute dal 1500 ad oggi. La nostra musica, abrasiva e senza compromessi ci e’ sembrata il giusto vestito nel quale vestire questo splendido classico della letteratura.
9. Secondo i critici letterati Don Chisciotte mostra il problema di fondo dell‘esistenza, cioè la delusione che l‘uomo subisce di fronte alla realtà, la quale annulla l‘immaginazione, la fantasia, le proprie aspettative, la realizzazione di un progetto di esistenza con cui l‘uomo si identifica. La vostra musica ha lo stesso scopo?
Noi suoniamo la musica che desideriamo fare, liberandoci da tutto e da tutti … in una sorta di catarsi che ci estranea dall’odierno, dal tempo. Il nostro progetto e’ di liberarci dagli schemi comportamentali (culturali ed anche musicali) che ci circondano … fare cio’ che vogliamo ancorandoci o sganciandoci dalle consuetudini.
10.Cosa vi accomuna o vi distanzia personalmente da questo personaggio?
In tutti noi c’e’ un Don Chisciotte.
11. Quali sono i mulini a vento con cui lottare nella societa’ moderna?
Le sovrastrutture dettate dalla societa’ che omologa e, senza scrupoli, spazza cio’ che non si uniforma alla regola.
12. Un Commento su “Non c'e' Storia che Non Sia Cattiva” : Credete che la storia sia composta solo dai fatti pessimistici?
No, la storia e’ fatta del vissuto degli uomini, le esperienze luminose e quelle oscure. Molto spesso pero’ la storia che viene ricordata e trasmessa e’ solo quella dei vincitori … che talvolta sono i “cattivi”.
13.Qual’e’ la vostra opinione sulla scena musicale italiana oggi ?
Viva e vegeta, con punte di originalita’ in alcuni progetti musicali e abissi di mediocrita’ in altri.
14. Visto il nome della vostra band , ci viene spontaneo chiedervi : ma perchè non pubblicate la vostra musica in inglese ?
Perche’ Roberto non parla inglese, … e poi il titolo del gruppo non lo devi cantare, … ci suonava bene cosi’ … in inglese … avremmo potuto avere un nome anche in altre lingue (mongolo, inuit, basco, etc) ma abbiamo scelto questo.