- Intervista a Fabio Conte -
Una forte esigenza generale ha dato vita a diverse realtà che sono cresciute e si sono distinte per una più o meno forte identità , noi siamo tra queste .
Il vostro sound ricorda molto la musica che principalmente dominava gli anni sessanta : le chitarre dominano la scena ed intorno a loro si vanno ad aggiungere i diversi strumenti . Come siete arrivati alla scelta di questo sound molto vintage e come avete deciso questa formazione a livello strumentale ?
La scelta del sound non è una vera e propria scelta ma è quanto di più naturale ci sia venuto fare , dato che la passione per la musica e quella per gli strumenti nel nostro caso sono sempre andate di pari passo . Sicuramente in Maledizione sono le chitarre di un certo tipo ad averne la meglio ma dal momento in cui i brani furono composti e arrangiati ad oggi molto è cambiato, soprattutto nella ricerca del sound .
“ Cazzi Tuoi ” è il primo brano estratto dall'album “ Maledizione ” . Come molti dei vostri brani esso tratta di problemi sociali . Ci sorge spontanea una domanda ma voi vi fate veramente i cazzi vostri “ perchè ognuno si fa i suoi ” ?
No.
Anche la risposta sorge spontanea , se fosse così , probabilmente non avremmo mai proposto una canzone del genere , " Cazzi Tuoi " , contiene lo stesso messaggio espresso più chiaramente in " Collaborare " raccontando al contrario una visione neanche troppo esasperata della mentalità che fa il male dei nostri giorni , è una presa di coscienza e quindi anche un modo di metterci in discussione .
Testaintasca è un progetto che ormai dura da circa 7 anni e con il vostro album sembra che tutto questo tempo che vi siete formati abbia dato i suoi frutti .
Cosa credi vi abbia fatto maturare maggiormente e perchè ?
Anche se il progetto esiste da sette anni è si era un minimo diffuso per passa parola , la vera attività del gruppo è iniziata nel 2012 con una serie di live .
L’ultimo anno e in particolare questi ultimi sei mesi che includono l’uscita dell’album sono stati , si impegnativi ma molto formativi sotto tutti i punti di vista .
Dove secondo voi non bisognerebbe “ Eccedere ” ?
Nelle convinzioni , viviamo una realtà talmente contraddittoria che non capiamo che il grosso delle soluzioni si nascondono dietro la capacita di saper cambiare idea .
Per quale motivo avete scelto di cantare nella vostra lingua madre , cioè l'italiano , a differenza di alcuni vostri colleghi nel panorama underground italiano che , sempre più spesso , si lanciano anche in mercati esteri con l'uso di lingue straniere ?
Semplice , siamo degli ignoranti che non riusciranno mai a imparare l’inglese .
Scherzo , non c’è mai passato di mente , siamo italiani e non vediamo maniera più naturale e musicale della nostra lingua per esprimere un pensiero .
Perchè il nome Testaintasca ?
Nella parola Testaintasca proviamo metaforicamente ad esprimere un disagio quotidiano di chi pur essendo pienamente cosciente di se e delle proprie potenzialità , ha anche la tremenda consapevolezza dei limiti del sistema in cui vive , che nella maggior parte dei casi porta l’individuo verso una vita nella quale non si riconosce a pieno .
Quando si capisce che da un hobby può nascere un vero e proprio lavoro , come essere un musicista ?
Il passaggio è molto graduale e soggettivo , certo è che il lavoro inizia nel momento in cui si decide di portare fuori dalle quattro mura il proprio pensiero che incontra e viene condiviso e sostenuto da quello di altri .
Dal punto di vista politico , quali sono le vostre idee e fino a che punto possono influenzare i testi delle vostre canzoni ?
Gli effetti degli errori della politica sono già troppo presenti nella vita di tutti i giorni .
Ritrovarsi a parlare di essi magari anche in una canzone senza la necessità di schierarsi politicamente crediamo possa essere più costruttivo .
La " 42records " è la vostra casa discografica e in quest'ultimo periodo si sta affermando sempre più grazie a Cosmo , I Cani e molti altri . Ma nel suo processo di affermazione , credo che anche le band underground del vostro calibro stiano dando a questa società la giusta fama , facendovi aprire alcuni concerti (a parer mio questa è una buona cosa sia dal punto di vista della crescita come band , che da quello di notorietà) . Che ne pensate ?
Si , dal momento in cui la nostra collaborazione è iniziata con l’uscita dell’ep in aprile dello scorso anno , si è innescato un processo di crescita reciproco in cui anche la scelta di promuovere l’imminente uscita di " Maledizione " nei concerti fatti insieme a i Cani , abbia avuto il suo peso .
Ora che il disco è fuori siamo e saremo impegnati in una serie di date di un vero e proprio Maledizione tour fino a fine anno prima di tornare in studio .
Come è strutturata la routine giornaliera di un musicista underground ?
Non credo esista una routine standard del “ musicista underground ”.
Nel nostro caso ognuno ha una vita abbastanza nella norma tra studio e lavoro , per il resto solo musica , prove , prove , musica .
Secondo te quale cd ha maggiormente mutato il modo di fare musica ?
Ogni epoca ha il suo .
A mio avviso , ma è personale , kid A dei Radiohead è stato un disco rivoluzionario .
Quale è stata la canzone che avete prodotto che più ti è piaciuta ? Quale invece quella che ti è piaciuta meno ?
" La Notte " , canzone di chiusura che è stata completamente arrangiata in studio di registrazione ed ha un’atmosfera tutta sua .
Siamo abbastanza soddisfatti da non averne una in particolare.