Un'illuminante chiacchierata con Luca Romagnoli
Ah, che bella domanda cazzo!
Credo che il problema della musica, soprattutto italiana , sia un eccessivo buonismo .
Quasi tutti i gruppi indiependenti ( considerati alternativi ) ormai fanno della protesta una sorta di messaggio che è diventato pop , perchè si tende a dire solo quello che il pubblico vuole sentire , dal momento che in un certo senso l' essere accettati per un'artista è un bisogno .
Anche noi , come tutti , credo abbiamo fatto degli errori e non siamo precisamente cattivissimi , ma è l'obbiettivo sul quale stiamo lavorando .
Quando si sceglie uno stile diretto è come se si facesse una selezione , perchè metà del pubblico non sarà d'accordo con te , è statisticamente provato , tuttavia quando esprimi il tuo pensiero chiaramente è un po' come Mosè : apri le acque e vedi chi sta da una parte e chi da un'altra .
Alla fine di un concerto ci è capitato che qualcuno ci venisse a dire molto infastidito “ stasera mi hai davvero irritato , magari mi sono piaciute le canzoni ma tutto quello che hai detto mi ha lasciato qualcosa nello stomaco (anche in senso negativo) “ .
Dunque per me critiche di questo genere sono una fonte di soddisfazione , perchè in un modo o nell'altro il pubblico è stato colpito : in realtà chi è dalla tua lo è quasi sempre ad occhi chiusi , mentre chi è rimasto irritato se ne sta a casa una settimana a ragionarci sopra .
Dunque credo sia questa la strada che debbano prendere i gruppi come noi , cioè non è che posso dire ai gruppi di diventare come noi , però è un motivo , un " perchè " .
>2. Per quanto vi riguarda , siete simpatizzanti di particolari ideologie politiche e religiose ?
Assolutamente no.
Noi cerchiamo di essere assolutamente diseducativi , stare totalmente lontani da una morale , da una ideologia politica , da quella religiosa e soprattutto dalle regole , perchè sia la politica che la religione hanno come fondamenta delle regole .
É un po' come ragionare su qualcosa che è ovvio a tutti e che non dovrebbe esistere più nel modo in cui noi la pensiamo , perchè veniamo educati ( possiamo riferirci anche al contesto familiare ) secondo quelli che sono considerati buoni principi , dal momento che tutti , dai politici ai genitori , vogliono dare una buona educazione , con parole che alla fine non combaciano con ciò che di reale c'è nell'uomo .
Perdonatemi la banalità , ma la politica dà delle leggi per tutti ed i politici sono i primi che non le rispettano .
Si dovrebbe parlare un po' più dell'uomo ; di questo io , nella mia ignoranza , non mi permetto di parlare , ma certamente intendo stare al di fuori di questo sistema .
Volevo rispondere meglio alla domanda ma non mi è uscito niente di buono -- ahahaha -- questo va detto .
>3. Mettendo a confronto la vostra attività artistica con gli altri generi è possibile trovare una certa analogia di forma con uno dei più trasgressivi cinematografi del secolo passato , Kubrick . Che ne pensate ?
Cazzo … Mi sembra un po' troppo , nel senso che in Kubrick la genialità andava a stretto contatto con la perfezione della forma ed anche nella sperimentazione c'era qualcosa di molto preciso e di “ corretto ” in ogni idea , anche al di fuori dei canoni classici .
Prendiamo il più banale degli esempi : quando in " Shining " prende la telecamera e allungandosi a terra inquadra la faccia di Jack Nicholson da sotto .
Secondo me il genio non può fare a meno della pratica , cioè non ci si può inventare niente se non si sta lì ad impazzire per giorni e giorni . Noi non potremmo mai essere pari a delle grandezze simili forse a causa della nostra pigrizia .
Un pigro può essere solo talentuoso ma non geniale e come diceva Carmelo Benni , “ il talento fa quello che vuole , il genio fa quello che può “ ; questa è una frase che ognuno interpreta come cazzo vuole ed è difficile da comprendere .
Io però l'ho interpretata così : il genio fa quello che può perchè un genio è una persona che sa sempre quello che sta facendo ; quando sai quello che fai hai anche il problema di superare le regole , ma le regole le conosci . Il talento invece è un po' libero di fare a cazzo , quindi anche non conoscendo le regole fa quello che gli pare e se ne fotte ; la sua unica grandezza sta nel fatto che quando lo si vede si nota la libertà che ha nel fare queste cose . Poi però il talento corre il rischio ( io non mi considero nè un talento , nè un genio ) di fare una cosa che si consideri già vista , scontata , banale ma può anche fare qualcosa di incredibile , non si sa . C'è sempre un problema legato alle probabilità . Il genio non gode di questo difetto , il genio fa le cose perfette al 100% . Il talento invece va incontro al rischio di essere banale .
>4. Per quale motivo avete scelto la poesia francese dei poeti Baudelaire e Rimbaud e magari non un altro tipo di poesia ?
Questi poeti non sono stati propriamente una fonte di ispirazione , sono usciti per caso . Ho detto Baudelaire e Rimbaud rispetto a Pavesi perchè mi sono venuti quelli per primi .
Il problema era voler dire al pubblico che noi veniamo educati ad adorare il mito , la letteratura classica/scolastica , anche se in Baudelaire e Rambaud di scolastico non c'è un cazzo , per lo meno quando erano viventi erano veramente dei grandi “ alternativi ” .
Questo è un modo per dire che siamo tutti artisti : mantenendo una forma di rispetto verso i grandi della letteratura , nessuno si dovrebbe abbassare al rango di lettore e basta . Ognuno si deve rendere conto di una cosa fondamentale : quando scrivi qualcosa , anche se fai finta di niente , in realtà ti metti in combutta , lotti a livello critico e a livello di qualità con queste persone ; quando scrivi sei te contro tutti , anche contro la letteratura quindi devi essere capace di metterti anche contro la grandezza di Baudelaire , Rimbaud , Bukowksi , Dante e chi cazzo vuoi . . . Non bisogna mettersi né nella serie b , né nella serie c , si può essere un'artista tanto quanto Rimbaud e nessuno potrà dire il contrario , dipende da come la vivi .
>5. Ricollegandoci a Baudelaire e Rimbaud , il mondo che criticate è quello di “ finti intellettuali ” che tuttavia si servono delle vostre stesse immagini , cosa c'è di diverso in voi ?
Bhe , il punto è che loro prendono una cosa che di per sé piace a tutti , è il discorso che ti facevo nella prima domanda , c'è una specie di buonismo perchè oggi come oggi dire che “ i politici sono figli di puttana ” per esempio è quello che tutti vogliono sentire e non si dice niente di nuovo .
Se vuoi prendere un applauso in una scuola basta che ti alzi in piedi ed urli “ occupiamo ” e tutti ti applaudono ; uguale se sei in una piazza e dici “ i politici sono degli stronzi ” evviva anche lì sono tutti d'accordo con te … è un po' semplice parlare così .
Dire che Baudelaire e Rimbaud sono dei grandi è semplicissimo , quindi c'è chi li usa come baluardi del proprio intellettualismo e chi invece dice “ ok , saranno anche grandi , ma perchè io devo dare per certo che non sono grande come loro o che non posso addirittura superarli ? “ .
C'era Davide Toffolo ( che saluto ) che in un suo spettacolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti , lo spettacolo su Pasolini , ha ripreso una frase che viene un po' dalla cultura orientale : i maestri sono fatti per essere mangiati .
Cioè tu una volta che hai mangiato il tuo maestro , che lo hai assimilato , te diventi il maestro , o addirittura dopo che hai mangiato lui , lo devi perfino superare ; mangiare il maestro è un po' l'equivalente dell'eucarestia , della chiesa e della messa , ma questo però è un discorso difficile che è meglio che chiudiamo qua .
>6. Una volta scesi dal palco e posta a terra la maschera usata nel Live siete gli stessi nella vita quotidiana ?
Io adoro la visione teatrale e credo che , come diceva Nietsche , quando indossi una maschera sei costretto a dire la verità ; salire sul palco mi sembra un modo per esorcizzare tutto quello che ci portiamo dentro e che non possiamo dire altrove ma che anche gli altri vogliono sentire . Quando sali sul palco hai la responsabilità di dire quello che la gente pensa e che purtroppo in una vita normale come quella che viviamo noi non si ha proprio il coraggio di dire . Spesso manca coraggio di combattere e perciò dobbiamo metter sui nostri visi questa maschera per cacciare un po' il demoniaco e il dionisiaco che c'è dentro di noi , tutto ciò che abbiamo di irregolare , di malato , le nostre paure , le nostre perversioni ecc. ecc.
Credo appunto che dire la verità sul palco sia un esorcismo e quindi forse c'è un qualcosa anche di più ( appunto perchè è teatralizzato rispetto alla vita normale ) .
Il palco è una responsabilità ma anche un privilegio : tu dici delle cose e ci sono delle persone che ti ascoltano ed in questo mondo non ti ascolta più nessuno quindi è bello vedere delle persone che vengono ad ascoltarti e perfino ti pagano per sentire quello che dici .
Io credo in questo fervidamente : tutte le persone dovrebbero essere ascoltate , cioè figurati se i politici andrebbero dalle persone , le pagherebbero e direbbero : “ dimmi quello che pensi , è importante ” .
Comunque il fatto che la gente vuole sapere quello che abbiamo da dire per me è un grande privilegio , poi quando torno con i piedi per terra se mi trovo a ragionare con delle persone magari come voi cerco di dire sempre quello che penso . Quella cattiveria che portiamo sempre sul palco , una volta scesi l'abbandoniamo un po' , forse anche per una questione di normalità .
Quando torniamo a casa mangiamo sempre i maccheroni con mamma e papà , capito ?
Il palco è un po' un limbo , ecco .
>7. La canzone “ Oggi chi sono ” può rappresentare un eterno dibattito tra come un uomo appare e ciò che è veramente ?
Si guarda , in realtà la storia nasce “ dall'invenzione dello specchio ” ( come si dice in Filosofia ) , da quando ci si guarda in faccia . E' un po' alla scoperta della psicologia e quindi dell' IO .
Sicuramente siamo in un'epoca in cui l'apparire è eternamente in lotta con l'essere e di conseguenza noi , ritornando anche alla domanda di prima , per puro spirito di sopravvivenza teniamo strette delle cose che non pensiamo ma che ci sono utili . Anche questo dunque è una forma di vendere , perchè credo che quando puoi vendi le tue idee per un fine , uno scopo , per la tua anima ; le vendi per un posto di lavoro o per due soldi , lo abbandoni , è lì la morte più grande .
Poi che uno stasera si fa dare 300 euro per fare una sega cioè tutto sommato …
Se poi invece una vecchia di 90anni mi da 1milione di euro per farsi scopare , io me la scopo tutte le volte che voglio !
-- Ahahaha --
Il punto è che quando uno ha un'idea , in quattro e quattr'otto sbandierare il contrario per spirito di sopravvivenza mi sembra una delle tante forme in cui ci si può vendere . Poi questo discorso tocca sia l'estetica che il pensiero . Anche il fatto che noi siamo abituati a vestirci in un modo e a parlare in un modo è una forma di sopravvivenza , anche se questo annulla la poesia delle cose . Però non si possono neanche criticare le persone che vogliono essere belle per essere accettate .
Noi siamo animali sociali , l'uomo adora essere accettato , non può vivere da solo quindi non mi sento in dovere di criticare qualcosa più o meno adatto .
>8. Dove bisogna andare per trovare il senso profondo delle cose ?
Madonna oh , ma per queste domande vi siete impegnati !
Per ricercare il senso profondo delle cose secondo me bisogna guardare la realtà : io credo che la gente si impegni tanto a cercare altrove le risposte quando non si rende conto che gli uomini sono così .
La modernità , le cose che vanno male , vendere il proprio corpo , la propria idea , la coscienza , la politica che va male , le persone che sparlano di altre persone , il razzismo , quello o quell altro … Sono cose che esistono da sempre !
A me danno fastidio che le persone fingano quasi che la violenza l'abbiamo inventata l'anno scorso dentro agli stadi , ma se porca puttana 2000 anni fa dentro al Colosseo c'erano i gladiatori che lottavano e uno viveva , uno moriva , cioè chi vince vive , chi perde muore .
Non è che la violenza l'abbiamo inventata l'altro ieri o il razzismo ieri pomeriggio .
Quando noi guardiamo le cose dobbiamo analizzarle , soprattutto per combatterle ci dobbiamo rendere conto che purtroppo nell'animo umano sono normali . In questa società su 1000 persone sono poche quelle che vivono con una mente veramente libera .
Quindi noi per trovare il senso della vita dobbiamo guardare le cose per quelle che veramente sono : noi siamo nati in un mondo dove le cose sono in un certo modo perchè siamo così , perchè noi le interpretiamo così .
Tra l'occidente e l'oriente c'è un mondo , c'è un abisso e quindi abbiamo culture diverse , mangiamo cose diverse , abbiamo religioni diverse e interpretiamo le cose in modo diverso .
Per darci delle risposte dunque credo che dobbiamo conoscere ed io sono troppo ignorante per rispondere a questa domanda .
>9. Quant'è cambiata la vostra vita da quando siete artisti ?
-- Ahahah --
Per niente , perchè per cambiare veramente devi diventare miliardario e non è ne il nostro obbiettivo né è quello che ci succederà praticamente perchè abbiamo delle idee molto lontane da quella piena accettabilità che è il mondo POP .
>10. Magari non serve .
Non serve assolutamente , ma è capitato anche nella storia e comunque sia siamo in Italia , che è un paese strano .
Fare delle cose che non amiamo è per il puro gusto di diventare famosi e di piacere a tutti e quindi la nostra vita è cambiata poco .
Mangiamo a casa , i nostri genitori ci pagano le bollette , io vivo in camera mia con la mia famiglia che mi gira attorno e mi rompe il cazzo però il punto è che è cambiata la nostra consapevolezza .
Ci sentiamo molto privilegiati a stare di fronte a un pubblico , a vedere che ci sono delle persone che vogliono ascoltarci ; allora finalmente capisci l'importanza di quello che sei ma anche l'importanza degli altri , questo è il bello .
Quando consideri il tuo corpo una cosa magnifica , se lo pensi davvero per quello che è , accettando i tuoi difetti , accetti anche i corpi degli altri , le idee degli altri , la bellezza ed i difetti degli altri ed è questa in realtà l'unica libertà .
Quindi il fatto che noi abbiamo questo privilegio di esser ascoltati mi mette in dovere di ascoltare tutti gli altri .
Secondo me è cambiato questo : mi sento più fortunato e mi sento anche più capace ad ascoltare gli altri , quindi forse l'unico cambiamento può essere che siamo dediti all'ascolto , cosa che nella musica è la cosa più importante .
Venire ascoltati di più ma anche ascoltare di più per ovvi motivi perchè poi sono loro che ti criticano , sono loro che ti vengono a vedere ai concerti , sono loro che ti bastonano o ti dicono questa canzone è bellissima , è di loro che hai bisogno . Loro sono più importanti di te ed è questa l'unica cosa che sia cambiata : l'importanza della nostra vita , delle vite degli altri e di questo scambio .
Me : Nono guarda , credo che l'intervista più bella di così non sarebbe potuta venire !
* AHAHAH *
Luca : Grazie mille ragazzi ! Sappiate che le migliori interviste escono bene solo se ci sono delle domande che sono belle , e queste erano veramente belle . Grazie ancora !