Un concerto da godere
Con l'apertura del gruppo La Clè (Tolentino) ci siamo scaldati fra la folla presente aspettando il grande concerto degli Headliner della serata : i KuTsO (Roma) ,che con il loro Perpetuo Tour attraversano “lo stivale” su e giù da circa 1 anno .
Reduci dalla serata a Roma (insieme a Soviet Soviet , Il Nido e Plastik) , i KuTso non si sono fatti per niente intimorire dal freddo quasi glaciale di Tolentino e sono passati da sponda a sponda per venire ad allietare, con la loro musica , un'altra parte del centro Italia .
Come la definiscono i KuTso , la loro musica solare e irriverente è il tappeto sonoro di testi segnati da forti dosi di simpatico disfattismo e smielato sarcasmo , che insieme a movimenti inconsulti sono riusciti a trasportare il pubblico in quella che viene descritta come un atmosfera surreale e sgangherata .
L'Intro dei KuTso oltre ad evidenziare la loro originalità , è ritenibile essere l'emblema del loro gruppo , cioè quella cosa in più ,che fa spiccare la band a confronto con le altre .
Il susseguirsi di canzoni senza mai una pausa più lunga di 10secondi , sembra un ritmo quasi insostenibile per un umano .
A tal proposito la tracklist della serata :
Intro
Siamo tutti buoni
Bluff
Lo sanno tutti
Compro una tv
3 anni Non servono
Questa società
Marzia
Canzone dell'amor perduto (F. De André)
E mi eccito
Precipiti più giù
Ma quale rockstar?
Call center
Stai morendo
Alè
Eviterò la terza età
Perso
Aiutatemi
Il susseguirsi dei testi dell'album Decadendo "su un materasso sporco" (2013) e dell'ep Aiutatemi (2012) mette in evidenza le grandi capacità canore di Matteo Gabbianelli (voce) e la genialità produttiva ed espressiva che si nasconde dietro a quella montagna di capelli e barba .
Amabili oltre ai testi sono le melodie : spettacolari , ben studiate , con effetti agli strumenti a corda molto particolari eseguite da Donatello Giorgi (chitarra) e Luca Amendola (basso) , mentre le ritmiche fatte da Simone Bravi (batteria) evidenziano perfettamente le capacità possedute dalla band ; di questo infatti abbiamo avuto la conferma nell'assolo di batteria e voce ( con parole strane percepite dalle nostre orecchie ) che per più di due minuti ha trainato il pubblico .
La serata si conclude con due cover del gruppo :
Superstition (S. Wonder)
I wanna be starting something (M. Jackson)
Anche essi molto particolari proprio per non mettere in discussione la fama che ha la band .
Presto pubblicheremo la micro intervista fatta alla Band !!!