- CALCUTTA -
Calcutta nasce e vive fra Latina e Roma. Dal 2011 suona in lungo e in largo per la penisola, nei locali, negli scantinati e a casa della gente. Canta di gite pontine, amori veri o immaginati e piccole cose che saranno capitate anche a voi.
“Mainstream” è un disco pop rovesciato in 10 tracce d’amore immediate. E’ un disco per tutti ma forse non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo. Nel 2012 incide un disco per Geograph Records che si chiama “Forse…” (2012) e diventa un piccolo culto.
Non lo so, è difficile come domanda e non saprei bene cosa risponderti, però ti posso dire che sono amici, non sono due persone in conflitto.
Pesaro, se vogliamo, è il capoluogo marchigiano in ambito musicale. Te in una intervista hai definito questa città come la tua seconda casa...
Una delle mie seconde case, perchè le altre sono Roma ed anche Bologna in un certo senso..
Come mai proprio Pesaro?
Perchè ho un po' di amici là e mi è capitato spessissimo di frequentarla, poi comunque mi piace come città.
Nel 2012 esce “Forse...”, che tipo era all'epoca l'album che oggi viene definito un gioiellino?
A dir la verità è la critica musicale che lo considera così ma forse anche da parte degli altri veniva pensato come tale, comunque anche prima era "un gioiellino".
Penso che persino dal punto di vista della critica fosse andato anche meglio di Mainstream.
No dai, questo non penso...
Bhe, c'è da dire che piaceva ai più radicali della critica musicale.
Che intenzioni avevi con quel titolo per l'album?
Eh, quella là... perchè all'epoca era tutto un -Forse- e questo voleva dire "forse è un album", "forse sono delle canzoni".
Non c'è nè una forma nè una struttura di un testo fisso.
Quindi era tutto un'enorme Forse, dicevo così perchè non c'era nulla di certo.
C'era tutta questa incertezza dunque...
Si, anche perchè è stata la parola che più ci ripetevamo durante la sua creazione.
Cosa è successo al Calcutta di The Sabaudian Tape EP (2013)?
Allora, quella roba lì è una cosa che abbiamo fatto con un mio amico, con dei provini che avevamo registrato su cassetta.
Li abbiamo presi, li abbiamo sbobbinati, li abbiamo editati al computer e poi li abbiamo messi online per la sua etichetta, ma non è un disco vero e proprio.
E' stata più una cosa divertente.
Quanto è rimasto del Calcutta di The sabaudian tape ep, è possibile ritrovarlo magari in qualche brano di Mainstream ?
Boh, no, cioè è difficile dirlo. Si forse c'era un'approccio comune ma, no.. era proprio il contrario.
Perchè mentre con The Sabaudian Tape era una cosa fatta per divertirci e l'abbiamo fatto, Mainstream non è un disco improvvisato, nè ingegnato perchè non mi compete ahaha, ma direi molto più controllato a livello strumentale.
The sabaudian Tape è molto più psichedelica come cosa, suoni al contrario, strumenti vari ecc. Comunque c'era più un'idea mia di fondo della visione della musica, ma essenzialmente credo che fra i due non ci sia nulla.
Mainstream, ha riscontrato e sta riscontrando un notevole successo. Diciamo che l'intento primordiale dell'album, come da titolo, è stato fatto, no?
Si, non era proprio l'intento pratico, mio, di arrivare sino a questo punto e Brizio te lo può testimoniare. Forse magari era più il suo.
Brizio(Bomba Dischi) : no macchè, in realtà io volevo più un disco come quello vecchio
Chiaramente la cosa che un singolo mio come "Cosa mi manchi a fare" venga passato su un network nazionale come Radio Deejay con un disco con questo titolo, veramente fa pensare.
Ma poi? Ha anche altri fini un titolo del genere che propone al pubblico un album dal carico importante come Mainstream?
No bhe non c'entra nulla il carico del contenuto con il titolo, era solo la mia visione del mondo della musica pop. Si chiama Mainstream appunto per questo: è una sorta di tentativo di fare un tributo al mainstream, come si fanno i dischi agli anni '60, '70 ecc. ecc.
Poi ovviamente nella sua scrittura mi sono perso ed è uscita questa cosa qua, ecco.
C'è sempre questa tua mancanza di mettere il punto interrogativo nelle domande è .. hahahaha
Aspetta che te la rifaccio allora:
L'amore che impregna bene o male tutto il tuo Mainstream che tipo di amore è ,e come lo potresti definire? Perchè di amore se ne parla tanto e spesso anche in modo superficiale..
Allora, lo definirei: reale ed anche nostalgico
Questa te la propongo, però non so se vuoi rispondere o meno
"Di quanto ce l'hai lungo?" ahahahah
Ahahaha no vabè dai, questa no. La domanda è la seguente:
Te la sentiresti di fare un excursus delle città che canti nelle tue canzoni? Non per forza tutte, ma almeno quelle di cui puoi e vuoi spiegare il perchè della loro scelta?
Pesaro, e l'ho già spiegato, ma essenzialmente forse la canzone tratta più del ricordo di un'episodio che è successo a Pesaro;
Milano, si chiama così perchè si rifà al periodo in cui stavo e vivacchiavo a Milano e c'ho avuto un momento di riflessione su quelli che sono i rapporti sociali in quella città ed ero un po' tra l'arrabbiato ed il triste;
Riviera del Garda, era invece questa voglia di ritorno a casa e quindi ho pensato -alla fine a Latina c'è il mare, ci son le barche- ed inoltre in quel periodo che frequentavo una ragazza della zona del veronese, le dicevo tipo "dai andiamo a Peschiera del Garda a fare un bagno", e suonando bene ecco che l'ho inserita.
Pomezia, invece?
Pomezia, bhe è più vecchia e diciamo che è il pensiero che ho fatto in passato quand'era un periodo che prendevo il pullman da Latina a Roma, e non il treno, e faceva tutto un tragitto particolare passando dentro a Pomezia e vedevo tutte le persone che stavano lì nella città e vi abitavano. Vedevo questa città un po' dormitorio, un po' strana ed un po' squallida. Pensavo a queste storie e questi rapporti e ci ho montato sopra un racconto.
Secondo te, rigirando quanto tu canti in GAETANO come si fa ad andare al passo con una che va veloce?
Una ragazza? No guarda che io sono frocio è ahahah.
No, comunque scherzi a parte ancora non sono riuscito a scoprirlo, ho forse capito che è meglio starsene da soli...
No, anche questa è una bugia.
Non ho scoperto niente e credo che ora comprenda ancor meno di prima.
Per te, basterebbe veramente e solamente una notte per viaggiare-incominciare-e-ricominciare?
Certamente, molte volte basta veramente una sola notte o forse anche meno...
Per viaggiare ok dipende, però essenzialmente basta una notte per ricominciare, ma dopo bisogna vedere se si riesce a portarla avanti.
In -Le Barche- : “Sono le barche che mi mancano quelle con le quali gli uomini rigirano l'oceano per scoprirne il mistero più profondo e frena che c'è un dosso e poi finisce il mondo”, mi hai suscitato delle serie e belle immagini con il dosso e la fine del mondo, come ti è venuta questa frase?
Diciamo che l'immagine mi è venuta in mente perchè sono un po' fobico della macchina ed ogni volta che salgo sopra di un dosso con la macchina o per l'appunto quelle discese con il dosso, ho sempre paura di finire dall'altra parte del mondo.
Concludiamo con una domanda, a tre punte..
Tipo Zeman ahahahahha
Dai su finiamo... un'artista che per te ha fatto la differenza, una canzone che ti ha cambiato la giornata ed un album colonna sonora del tuo passato.
Oddio questa è difficile come domanda.
Allora:
-l'artista ora non mi viene, la passo;
-God only knows - The Beach Boys per la canzone, perchè l'ascoltai tipo alle 7 di mattina in un bar, fortunatamente era ancora fresco ed era estate, ma ricordo che mi ha fatto partire la giornata in maniera giusta.
-Tender Buttons - Broadcasts per l'album;