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ITALIAN UNDERGROUND

Section dedicated to the Italian Underground Music .

Alia

11/3/2014

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1- Alessandro Curcio a.k.a Alia , si propone nel panorama musicale con il suo primo “vero” lavoro “ Asteroidi “ , un cd da 11 tracks . Com'è nata l'idea di fare un progetto synth-pop d'autore ? E' un po' una sorta di innovazione nel mercato musicale Italiano poiché non è un genere di grande diffusione . 
In effetti è un genere un po’ sotterraneo che ha avuto molta diffusione negli anni 80 tuttavia sta riemergendo prepotentemente e con buoni consensi penso al bellissimo disco dei CHVRCHES e a La Roux o ai Future Islands .
Io sono cresciuto con il synth pop degli Erasure , Yazoo , Bronski Beat ma anche con le bellissime invenzioni dei Matia Bazar , quelli di “Elettroshock” per intenderci .
E poiché il disco è volutamente un viaggio nostalgico verso i ricordi del mio passato ho cercato di avvicinarmi il più possibile a quelle atmosfere .


2- Quando si parla di Poesia e di Musica , credi sia giusto distinguere le due cose distanziando l'una dall'altra oppure è possibile creare una sorta di genere miscellaneo dove entrambe possono coesistere ?
Io distinguerei la musica dalla poesia .
Sono linguaggi nettamente diversi che seguono paradigmi a volte diametralmente opposti .
Nella poesia per esempio i silenzi hanno lo stesso peso delle parole mentre la musica è per forza di cose , negazione del silenzio . Però si può fare musica con un’ “attitudine poetica” questo sì .
Cercando per esempio di lavorare molto sulle parole caricandole di significati multiformi e non fermandosi ad un primo livello di interpretazione .


3- In “Aria” , ep che ha preceduto l'album , il primo singolo estratto nel 2013 è “Lana” . La canzone ci sembri che racconti una storia triste , quale ?
È una canzone liberamente ispirata alla biografia del poeta Paul Celan morto suicida in Francia .
Si è tolto la vita gettandosi da un ponte lungo la Senna .
È forse il mio poeta preferito in assoluto .


4- In “Asteroidi” : Cats è il nuovo singolo dopo Corteccia a promuovere l'album prima della sua uscita . Nella canzone hai collaborato con la cantante Raffaella Destefano che ha contribuito a creare una bella atmosfera . Com'è nata la vostra collaborazione e perchè hai scelto proprio lei per contribuire al tuo album ?
Amo Raffaella da sempre .
Ho adorato i Madreblu e penso che abbiano scritto delle pagine importanti di pop d’autore negli anni ’90 . Desideravo avere un altro duetto nel disco dopo quello con Giuliano Dottori in “Erri” nell’ep Aria .
Volevo fosse una voce femminile e non avevo altra voce in mente che non fosse quella di Raffaella .
Mi ha fatto un regalo immenso e le sarò sempre riconoscente .


5- L'ordine delle canzoni in “Asteroidi” è del tutto casuale oppure sono state “impilate” in quell'ordine per un valido motivo ?
Sicuramente l’apertura e la chiusura sono poste in maniera intenzionale : “Bouquet” parte come una sorta di presentazione ( “mi chiamo Piero Carminati / ho 35 anni / e scrivo poesie” ) mentre “La sicurezza degli oggetti” è un notturno finale che chiude con una sorta di malinconia il viaggio nostalgico .
Gli altri pezzi sono stati posti diciamo più “strategicamente” .


6- Un cantautorato come il tuo , può essere una sorta di nuovo modo di fare musica in Italia ?
Sicuramente è un modo altro di presentare delle canzoni .
Io ho scelto questo e Giuliano mi ha aiutato a dargli la miglior forma .
Però va benissimo qualsiasi modo di far musica purché alla base ci siano delle belle canzoni .


7- In “Asteroidi” : vediamo che Piero Carminati viene visto da due angolature diverse . Nella prima versione di Bouquet ci si trova in un'ambientazione più cauta , più amichevole , più “ambient” se ci fai passare il termine , mentre nella seconda versione di Bouquet (Vesta version) in una scenografia del tutto diversa , molto più movimentata , più “Funkeggiante” , del tutto opposta alla prima . Che cosa dovevano/dovrebbero farci pensare queste due versioni ?
Mah , nulla di speciale .
Sono semplicemente due facce della medaglia .
La prima si focalizza di più sulla drammaticità del testo mentre la seconda è un divertissement in cui ho cercato di far confluire tutte le influenze musicali che accompagnano il disco : i falsetti di Prince , i cori degli Erasure , le ritmiche sintetiche à la “west & girls” dei Pet shop boys , ecc . 


8- I diversi suoni ascoltabili all'interno dell'album , connotano le tue canzoni in diverse epoche storiche e in diversi contesti musicali . Quali sono i generi principali che hanno contribuito a gettare le fondamenta del tuo album ?
Gli anni per me di maggior imprinting musicale rientrano a cavallo degli ’80 e dei ’90 .
Per cui : del synthpop ti ho già detto , aggiungerei sicuramente la musica dei Madredeus e la fase tropicalista di Mario Venuti solista .
Poi tantissimo cantautorato che spazia dalla nicchia alternativa , a cantautori storici come Concato e Alice.


9- Come credi che il tuo progetto possa spingere gli Italiani ad interessarsi maggiormente ad un mondo come l'Underground che sta cercando di non scomparire ?
Non ne ho proprio idea .
Non mi pongo la questione .
Non faccio mai un discorso di underground vs mainstream .
C’è tanta bella musica in giro , Underground e no .
Bisogna concentrarsi sulla canzone . Il genere , la nicchia , l’underground , … non fanno differenza .
Se ci sono le canzoni , una strada per arrivare loro la trovano sempre .


10- Un Libro , Un Film , Un Singolo che hanno segnato la tua vita .
Mmm... che hanno segnato la mia vita?
Oggi il simulatore automatico di risposte direbbe:
 →  Libro:  “Enrico il verde” di Gottfried Keller
 →  Film:  “Quel che resta del giorno” di James Ivory
 →  Singolo:  “Ebb tide” dei Righteous Brothers

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